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 Dott.ssa Judy Esposito
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Esibizionismo, Esibizionismo, voyeurismo, esposizione pubblica delle proprie nudità, rapporti sessuali liberi da consumarsi in luoghi pubblici e spesso tra sconosciuti, tutto questo riassunto in una sola parola: Dogging. Tale termine letteralmente significherebbe “portare il cane a passeggio” ma in realtà i nostri amici a quattro zampe sono coinvolti solo marginalmente. Il termine dogging viene utilizzato per indicare una trasgressione sessuale sempre più diffusa, caratterizzata dall’avere rapporti sessuali in luoghi pubblici, consapevoli di essere guardati e/o osservare altre persone sconosciute fare lo stesso. La trasgressione sessuale si manifesta in comportamenti che non rientrano in una serie di parametri imposti dal sistema culturale e sociale nel quale l’individuo è inserito. Colui che trasgredisce sessualmente costruisce, con coloro che ne sono liberamente coinvolti, una dimensione di condivisione basata sulla reciproca responsabilità e consensualità. Al contrario, ciò che caratterizza la parafilia sessuale è una forma patologica di esclusività del comportamento, per il quale la condotta sessuale assume i caratteri di una compulsione, interferendo e compromettendo in maniera significativa l’area sociale, lavorativa e/o altre importanti aree del funzionamento dell’individuo. Il dogging, dunque, potrebbe essere considerata una trasgressione sessuale caratterizzata da una doppia componente perversa: esibizionistica e voyeuristica. Il voyeur è colui che trae soddisfazione sessuale spiando, da luoghi sicuri e a loro insaputa, soggetti mentre si spogliano, sono nudi o impegnati in attività erotiche. Lo spettatore così può rimanere fuori dalla scena eccitandosi all’idea di entrare in contatto (attraverso la masturbazione) con le persone osservate, immedesimandosi e condividendone il piacere. Dunque, mentre nel voyeur l’idea di penetrare nell’intimità dell’altro è fonte di eccitazione, nell’esibizionista è l’idea di provocare e sorprendere esibendo i propri genitali, a rendere eccitante la situazione. Molte coppie, alla ricerca continua di sensazioni sempre più forti, ricorrono  spesso a trasgressioni sessuali, sperimentando liberamente situazioni nuove e talvolta estreme, attuando le proprie fantasie sessuali in condivisione col proprio partner o terzi. Finché i due partner sono consenzienti e la messa in atto della trasgressione non pregiudica la serenità della coppia, tali attività possono essere considerate come parte del gioco, come un qualcosa al servizio della propria sessualità. Il dogging  è caratterizzato innanzitutto da regole ben precise, come l’anonimato e l’organizzazione dell’incontro, che molto spesso avviene attraverso l’utilizzo di Internet, dove è possibile trovare siti specifici che forniscono consigli e suggerimenti circa i posti più strategici e bacheche attraverso le quali i navigatori possono combinare appuntamenti al buio.I luoghi più frequentati dagli amanti del dogging sono principalmente parchi comunali e parcheggi, in cui si può stare comodamente in macchina o posti pubblici dove il via vai di gente non manca a qualunque ora del giorno. Le modalità possono essere differenti: si può praticare in coppia o da solo e non necessariamente con l’amante abituale, ma anche con partner occasionali. I praticanti sono abili comunicatori e parlano attraverso messaggi in codice: le luci accese stanno ad indicare la disponibilità della coppia a farsi osservare, il finestrino socchiuso o completamente aperto è indice della possibilità di guardare e toccare e se la porta è aperta si può liberamente prendere parte al rapporto sessuale. Chi invece partecipa da solo al dogging, di solito attende un compagno o una coppia in macchina, che guarderà dall’esterno praticando, eventualmente, dell’autoerotismo. Gli incontri en plein air si accompagnano spesso ad una totale mancanza di protezione, incrementando la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili quali clamidia, Aids, sifilide ed epatite. Inoltre non va dimenticato che nel nostro Paese si rischia l’arresto per  "atti osceni in luogo pubblico”! 

Quindi.. giocare e trasgredire può essere divertente, ma ricordate:                             rispettate le dovute precauzioni !

                                                                   Dott.ssa Judy Esposito

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